giovedì 10 marzo 2011

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EMBRIOLOGIA DELLA CUTE

I foglietti da cui si sviluppano le diverse parti del corpo umano nella fase embrionale sono l’ectoderma, il mesoderma e l’endoderma. Dei tessuti che formano la cute, uno è di derivazione ectodermica (epidermide), l’altro è di derivazione mesodermica (derma).
Dall’ectoderma derivano le strutture che nel corso della vita mantengono il contatto con il mondo esterno (sistema nervoso, epiteli sensoriali dell’orecchio, dell’occhio e del naso, epidermide e annessi cutanei). L’epidermide si sviluppa a partire dalla terza settimana di vita embrionale da una parte dell’ectoderma che rimane dopo la separazione dal neuroectoderma, ed è formata da un solo strato di cellule non differenziate in attiva moltiplicazione.
A un mese dal concepimento, nell’embrione si osservano due strati: uno formato da grandi cellule poligonali appiattite con funzione di difesa (periderma), l’altro, più profondo, costituito da cellule prima cubiche, poi
cilindriche, con funzione proliferativa (strato basale). Intorno all’ottava-decima settimana si assiste alla migrazione dei melanoblasti (derivanti dalla cresta neurale) nell’epidermide, dove si trasformano in melanociti, le cellule responsabili della pigmentazione cutanea. Successivamente nell’epidermide si assiste alla comparsa delle cellule di Langerhans (che derivano dal mesenchima, il tessuto connettivale embrionale, che nasce dal distaccamento delle ceullule dei foglietti embrionali) e delle cellule di Merkel, da cui prenderanno origine i corpuscoli tattili. A partire dalla fine del quarto mese, tra lo strato basale e il periderma si forma uno strato intermedio di cellule poliedriche ricche di glicogeno (strato intermedio) che stratificano progressivamente, dando luogo allo strato spinoso. Quando l’epidermide si completa, intorno alla diciassettesima settimana, lo strato più profondo diventa germinativo e si assiste alla sostituzione del periderma con lo strato corneo. Poi si formeranno ghiandole, peli e unghie.

COME NASCE IL DERMA

Il derma ha origine mesenchimale e deriva dal tessuto connettivo embrionale, che origina dallo scollamento di alcune cellule dei foglietti embrionali, in particolare da quelle del mesoderma. Un embrione tra le quattro e le otto settimane contiene cellule mesodermiche indifferenziate, immerse in una sostanza
fondamentale amorfa, priva di fibre. Soltanto intorno al terzo mese il derma può essere distinto dal tessuto sottocutaneo, gli elemnti cellulari si moltiplicano progressivamente e si trasformano in gran parte in fibroblasti. Al quarto mese si può distinguere lo strato papillare da quello reticolare sottostante, iniziano a formarsi le fibre collagene, mentre le prime fibre elastiche si osservano tra il quinto ed il sesto mese di gravidanza, tuttavia la maggior parte di esse si formerà dopo la nascita.
Nella seconda metà della vita fetale si verifica un’abbondante esfoliazione delle cellule superficiali
dell’epidermide che, insieme ai secreti delle ghiandole cutanee, forma una sostanza biancastra e vischiosa
(vernice caseosa) che ricopre tutta la superficie corporea del feto.
Da un punto di vista embriologico e istologico si può concludere che la pelle non risulta un tessuto di derivazione uniforme, ma presenta cellule di origine ectodermica, mesenchimale, neuroectodermica: da qui deriva lo stretto rapporto tra la pelle e il sistema nervoso.

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